Commissione UE: messa in mora di 15 Stati membri. Due mesi di tempo per conformarsi alle norme su appalti pubblici e concessioni

Bruxelles, 25 gennaio 2019 – La Commissione Europea ha inviato ieri, 24 gennaio 2019, lettera di costituzione in mora all’Italia e ad altri 14 Stati membri (Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Svezia e Ungheria) in relazione alla conformità della loro legislazione nazionale alle norme dell’UE su appalti pubblici e concessioni.

Gli Stati membri erano tenuti a recepire la nuova normativa (direttiva 2014/24/UE, direttiva 2014/25/UE e direttiva 2014/23/UE) nel diritto nazionale entro il 18 aprile 2016. Le lettere sono il risultato di un controllo di conformità effettuato dalla Commissione per verificare che le norme nazionali di recepimento fossero conformi alle direttive dell’UE. La stessa valutazione è in corso o sarà effettuata per gli altri Stati membri, nei quali il recepimento è stato completato con notevole ritardo (cfr. i casi deferiti alla Corte di giustizia dell’UE).

Gli Stati membri dispongono ora di due mesi di tempo per rispondere alle argomentazioni della Commissione; in caso contrario, la Commissione potrà decidere di dar seguito alle lettere inviando un parere motivato.

Gli istituti contestati all’Italia riguardano:

  • subappalto
  • avvalimento
  • concessionari
25 Gennaio 2019