CMB presenta il Piano Industriale 2018-2020: confermate le prospettive di sviluppo

Carpi, 1 marzo 2018 – CMB approva il Piano industriale 2018 – 2020 consolidando il modello di sviluppo già avviato negli anni scorsi con alcuni elementi di novità che dovrebbero porre le basi per una più decisa fase di crescita. Pur continuando ad agire come grande impresa di costruzioni a livello nazionale, il prossimo triennio si caratterizzerà per la ripresa di consistenti volumi di produzione all’estero e per la valorizzazione della capacità di offerta integrata del gruppo dalla costruzione alle successive fasi di gestione dell’immobile, anche grazie al contributo della società controllata Arcoservizi SpA.

Gli obiettivi principali sono quelli di portare i ricavi nel 2020 a oltre 650 milioni di euro, con un utile netto di circa 6 milioni, in modo da rafforzare il proprio posizionamento competitivo sul mercato delle costruzioni in Italia e puntare sulla crescita internazionale e sui servizi.

Il portafoglio ordini dovrà attestarsi a 3 miliardi di euro a fine 2020 con un tasso di crescita annuo al +3% e sarà determinato per 1.100 milioni da lavori in Italia, per 250 milioni da lavori all’estero e per 1.650 da concessioni e servizi. L’obiettivo da perseguire è quello di portare la componente servizi del fatturato a circa il 20% e quella estera al 10% del giro d’affari nel 2020, per incrementarne la valenza strategica nell’impresa. Sui mercati internazionali CMB mira a esportare le sue specializzazioni in ambito ospedaliero e nella realizzazione di edifici alti, in modo da competere sulla qualità dell’offerta in grado di fornire. Oltre al giro d’affari, anche la redditività operativa del gruppo si presenterà in costante crescita (+ 7% medio annuo) a fronte principalmente del contributo del comparto costruzioni e project/servizi.

CMB imposta il suo Piano industriale puntando sullo sviluppo nelle aree di specializzazione e di esperienza per l’impresa: le costruzioni per committenti pubblici e grandi clienti privati, oltre all’area del project financing e dei servizi ospedalieri. A oggi avanzano a pieno regime alcune grandi commesse in Italia come l’ospedale di Pordenone e la Torre Libeskind per CityLife a Milano, mentre procede la fase di progettazione dell’ospedale universitario di Odense in Danimarca.

Fra le strategie adottate da CMB per tutelare la crescita, nonostante la crisi del settore dell’ultimo decennio, è stata fondamentale la gestione della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo che è stata mantenuta solida e ben equilibrata con un livello di indebitamento inferiore rispetto alla media di settore.

Con riferimento alle politiche delle risorse umane, dopo aver concluso il processo di riorganizzazione aziendale e aver assistito a una riduzione degli organici degli ultimi anni, nel prossimo triennio verranno assunte oltre 150 unità, tra la capogruppo e le società partecipate. Si tratterà di giovani sotto i 35 anni che verranno inseriti in percorsi di formazione e crescita per maturare le competenze necessarie a superare nuove sfide dei prossimi anni.

Notizia degli ultimi giorni è l’importante risultato commerciale raggiunto da CMB che, insieme a un raggruppamento di imprese, si è aggiudicata l’appalto per il completamento del nuovo Ospedale Santa Chiara di Pisa. Oltre alla realizzazione delle nuove strutture per un totale di 642 posti letto, l’appalto prevede la gestione per nove anni dei servizi e la manutenzione degli edifici.

Il Piano industriale 2018 – 2020 è stato presentato sabato 17 febbraio presso la sede CMB in via C. Marx a Carpi. Per l’occasione sono intervenuti il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli e il Presidente di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi.

2 Marzo 2018