I risultati del primo Report di monitoraggio sull’applicazione dei CAM nelle gare d’appalto dei Comuni

Roma, 13 febbraio 2019 – Il 12 febbraio è stato presentato alla Camera dei Deputati il Primo Report di monitoraggio sull’applicazione dei criteri ambientali minimi nelle procedure di approvigionamento dei comuni, realizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi e dalla società di consulenza Punto 3 Srl, con il supporto di due realtà economiche da sempre impegnate nella green economy: il Consorzio Ecopneus e Sumus Italia Srl.

Dal 18 aprile 2016 l’articolo 34 del nuovo Codice degli Appalti ha reso obbligatoria l’applicazione del Green Public Procurement (GPP o Acquisti Verdi Pubblici) nelle procedure di acquisto degli Enti Pubblici, obbligando gli enti pubblici a razionalizzare gli acquisti e i consumi per aumentare la qualità ambientale.

L’indagine fornisce informazioni sulle tendenze in atto presso i Comuni appartenenti all’Associazione dei Comuni Virtuosi, mettendo in rilievo motivazioni, esigenze, numero di bandi pubblicati con e senza Criteri Ambientali Minimi (CAM) ed importi complessivi delle gare con e senza criteri verdi.

Complessivamente l’indagine ha riguardato le procedure di approvvigionamento- riferite all’anno 2017- di 40 Comuni (su un totale di 102) rappresentativi di tutte le tipologie di soci dell’associazione dei Comuni Virtuosi. Dall’indagine emerge che il 55% di questi Comuni non applica i CAM in nessuna categoria merceologica. Le maggiori percentuali di bandi con CAM rispetto al totale dei bandi di settore, risultano essere quelli relativi alle forniture di carta per ufficio (60%), al servizio di ristorazione (50%) ed alle forniture di apparecchiature elettriche ed elettroniche per ufficio (43%), unitamente alla fornitura di arredi (43%) ed al servizio di gestione dei rifiuti (42%). In valore assoluto, invece, il maggior numero di bandi aggiudicati nel 2017 con CAM si riscontra per le forniture di prodotti elettrici ed elettronici (26 bandi con CAM). Molto bassa la percentuale di applicazione dei CAM relativi all’acquisizione di veicoli adibiti al trasporto su strada (6%), ai servizi di gestione del verde pubblico (6%) e all’Edilizia (5%). Analizzando, invece, i dati in forma aggregata emerge che il 34% della spesa complessiva prevede l’applicazione dei CAM, mentre la percentuale di bandi contenenti CAM è del 21%.

Alla conferenza stampa sono intervenuti: la presidente e il coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi, rispettivamente Elena Carletti e Marco Boschini, gli On. Rossella Muroni e Luca Pastorino (LeU), il presidente di Punto 3 Srl Paolo Fabbri, Renato Francello di Sumus Italia e Andrea Laguardia di Legacoop Produzione e Servizi.

I GPP e i CAM – ha affermato Andrea Laguardia di Legacoop Produzione e Servizi – possono rappresentare un importante volano di sviluppo verso la transizione alla Green Economy, ne auspichiamo perciò un maggior utilizzo, senza esimerci però dal sollevare forti critiche sul loro utilizzo attuale. Viviamo infatti in una fase di continua compressione della spesa pubblica che provoca effetti negativi anche sugli acquisti verdi: senza maggiori investimenti si rischia che i costi previsti dai CAM siano ribaltati sulle imprese a discapito di occupazione e qualità. Gli attuali decreti CAM – sottolinea Laguardia – andrebbero quindi rivisti e revisionati anche alla luce del Report presentato, in particolar modo i decreti relativi a pulizie, ristorazione ed edilizia, nei quali sono presenti le criticità maggiori. Auspichiamo che l’impegno e le buone pratiche dei Comuni dell’Associazione dei Comuni Virtuosi diventino prassi per tutta la pubblica amministrazione. Per fare questo servono però politiche d’indirizzo e una riforma del Codice degli Appalti da realizzare dopo un ampio coinvolgimento di tutte le associazioni rappresentative delle imprese che operano nell’ambito degli appalti pubblici”.

Per favorire uno sviluppo più equo e sostenibile – ha commentato la deputata di LeU Rossella Muroniservono politiche adeguate e coerenti, occorre orientare l’innovazione verso l’efficienza e il futuro, così come serve orientare la spesa pubblica verso la green economy. Per questo è importante che il nuovo Codice degli Appalti abbia previsto l’obbligo dei CAM negli approvvigionamenti degli Enti Pubblici. Un fronte strategico su cui, come testimonia questa indagine, stiamo facendo passi avanti ma sul quale c’è ancora molta strada da fare”.

Nella mia esperienza da sindaco ho sempre trovato una sensibilità forte sul tema. Questa Legge di Bilancio ha lasciato da parte le politiche ambientali, nonostante le aperture inizialmente arrivate dal governo. Il report presentato oggi deve essere uno stimolo per il Parlamento a prendere una precisa direzione. Ma per farlo serve un legislatore lungimirante, occorre una vera volontà politica”, ha affermato Luca Pastorino, deputato e segretario di presidenza alla Camera per Liberi e Uguali.

In allegato Primo Report di monitoraggio sull’applicazione dei criteri ambientali minimi nelle procedure di approvigionamento dei comuni appartenenti all’Associazione “Comuni virtuosi”

13 Febbraio 2019