La coop di architetti NAOS alla mostra della Biennale di Venezia

Venezia, 13 giugno 2018 – È stata aperta al pubblico la 16. Mostra Internazionale di Architettura, Freespace, curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia. La cooperativa Naos Architettura porta un pezzo di Chioggia all’interno di “Follow up!”, Venice shares knowledge spaces, nel padiglione Venezia ai Giardini.

Siamo orgogliosi di aver contribuito a inserire Chioggia nel dibattito internazionale sull’architettura alla Biennale di Venezia. Raccogliamo gli sforzi profusi in tutti questi anni di attività nel quale con passione e determinazione abbiamo cercato di mettere a disposizione del nostro territorio, attraverso la qualità dell’architettura, strategie e visioni cariche di speranza. La presenza alla Biennale non è certo un punto d’arrivo, ma anzi uno stimolo a continuare a credere nella ricerca e nell’architettura come strumento utile a rispondere ai bisogni e alle aspettative della nostra comunità” dicono i soci dello studio di architettura.

All’interno del padiglione, nello spazio allestito dall’ordine provinciale degli architetti, lo studio Naos è stato chiamato a portare la sua esperienza, con i suoi numerosi progetti, sul tema della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli spazi pubblici.

Naos Architettura è uno studio di giovani architetti (Anna Boscolo, Petra Scorzato, Daniel Tiozzo) che ha sempre posto l’attenzione sulla ricerca della qualità essenziale dell’architettura, con la volontà di ritrovare l’identità perduta dei luoghi, dando loro una nuova luce e un’importanza all’interno di un territorio.

Uno dei progetti che, in coerenza con il tema del Padiglione e della Biennale, mostra la generosità e l’apertura che l’architettura può avere verso la città riguarda il rilancio della Laguna del Lusenzo a Chioggia. Uno specchio d’acqua su cui si articola il tessuto urbano della città e che, attraverso la realizzazione del nuovo Centro Canoa-Kajak, può trovare una nuova centralità nella vita della comunità.

La vocazione per la canoa, il kajak e tutti quegli sport d’acqua che la città di Chioggia dimostra, attraverso una partecipazione crescente di pubblico, deve trovare forme e luoghi capaci di sviluppare un volano culturale, sportivo ed economico sostenibile.” affermano i progettisti di Naos, continuando “Il Lusenzo è perciò il luogo più indicato a questo scopo. Per tale ragione il progetto non prevede la sola funzione sportiva, ma diventa a tutti gli effetti uno spazio collettivo nel quale trovano collocazione diverse funzioni come solarium, bar, piscina, ristorante con terrazza-giardino, centro visitatori e info-point. Viene a determinarsi così un progetto capace di far pulsare in ogni momento della giornata questo pezzo di città, sottraendola al degrado e al vandalismo.”

Per i progettisti l’intervento rappresenta, inoltre, la conclusione materiale di un progetto di paesaggio, di scala territoriale, che prevede la riorganizzazione e fruizione dell’asta del fiume.

Il progetto AdiGO! – spiegano gli architetti – nasce dall’esigenza di riqualificare e infrastrutturare l’Adige in un’ottica slow. Il fine è quello di rendere possibile l’esperienza di un turismo lento ed emozionale, attraverso la scoperta delle eccellenze del territorio, dalla sorgente alla foce dell’Adige. Dal Trentino Alto Adige al Veneto. Dalle Dolomiti alla Laguna. E i mezzi per fare questo sono la bicicletta, la canoa o semplicemente le proprie gambe. Ecco, quindi, la necessità di un progetto che aggiunga all’essenziale ciclovia piccole architetture per la sosta. “Rifugi” dove poter riparare la bici o la canoa, riposarsi godendosi il paesaggio, cambiare mezzo di trasporto o ottenere tutte le informazioni utili per visitare le bellezze culturali, artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio circostante.”

Per questo progetto lo studio si è confrontato e collabora attivamente con molte associazioni, tra le quali, la Federazione Italiana Canoa e Kajak, la Fiab e Slow Food.

Il nuovo Centro Canoa-Kayak, diventa così, il terminale del percorso AdiGO!. Un punto intermodale, una cerniera, che segna l’ingresso all’ambiente lagunare e cittadino dove l’acqua gioca un ruolo determinante. “Ci troviamo di fronte ad un progetto che ha l’ambizione, non soltanto di dare una risposta concreta ai bisogni di appassionati e sportivi degli sport acquatici, ma di scaturire una riqualificazione di una parte di città che ha tutte le potenzialità per diventare la porta della Laguna Sud.”

Affinché tutto ciò si realizzi, in tempi nei quali certo non abbondano le risorse economiche, è doveroso fare gioco di squadra e non tralasciare nessuna possibilità di finanziamento. Naos ricorda: “E’ uscito da poco il bando “Sport Missione Comune 2018” che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro a tasso zero per i Comuni italiani che presenteranno progetti finalizzati allo sviluppo e al miglioramento dell’impiantistica sportiva. Una bella occasione che può diventare un’opportunità concreta per la promozione di un’architettura aperta anche alla rigenerazione degli spazi pubblici.

Ecco che l’importanza della collaborazione tra ente pubblico e professionista diventa fondamentale. Riteniamo che questa occasione, come tale dibattito, debba vedere protagonista l’amministrazione cittadina, la città metropolitana e tutte le associazioni sportive e culturali interessate a questi temi.”

Centro sportivo canoa float house

13 Giugno 2018