L&Q l’impresa rinata in cooperativa compie dieci anni

Ancona, 24 aprile 2019 – Hanno rischiato di perdere il loro lavoro, risucchiato dalla crisi economica cominciata nel 2008, ma non si sono arresi e oggi festeggiano i primi dieci anni di (ri)vita della propria impresa. Sono i trenta soci che nel marzo 2009 hanno creato la L&Q, società cooperativa, assumendosi la responsabilità di salvare quello che era possibile dell’impresa dove erano occupati fino a quel momento, la Linea Quattro spa di Castelplanio (Ancona), specializzata in cucine componibili moderne.

Loro hanno detto no alla perdita del lavoro e hanno deciso di puntare su quella che era sempre stata la loro seconda casa, l’azienda, e che permetteva di avere una vita dignitosa ad ognuno di loro e alle loro famiglie. Hanno investito 10mila euro ognuno come capitale sociale e hanno creato una cooperativa diventando imprenditori di sé stessi, salvando e valorizzando le proprie competenze e professionalità quello che avevano imparato in anni di esperienza nel costruire cucine.

Quello che hanno vissuto in dieci anni li ha resi protagonisti di una delle simboliche storie virtuose di workers buyout, le imprese ricreate da chi vi era occupato. Oggi con un fatturato 2018 di quasi 5 milioni di euro, L&Q lavora soprattutto sul mercato internazionale, con una quota dell’80% in export, con clienti in 30 Paesi tra Europa, America, Nord Africa, Estremo e Medio Oriente.

A fianco dei lavoratori, si sono aggiunti vari soci sovventori, dimostrando il valore di questo progetto collettivo, insieme a Coopfond, CFI e Coopinvest, l’ente di gestione della Regione Marche per il capitale di rischio delle cooperative. Dopo aver stipulato, nel 2009, con la Linea Quattro in liquidazione, un contratto di affitto di azienda, nel corso degli anni, L&Q ha portato a termine l’acquisto prima dei beni mobili e successivamente, nel settembre 2016, di una porzione dell’immobile condotto in affitto, lo showroom aziendale, e la stipula di un contratto di “rent to buy” per le porzioni immobiliari rimaste oltre che un contratto di licenza d’uso del marchio.

È stato un lungo cammino, vissuto nella massima intensità, giorno dopo giorno – racconta Marco Solazzi, presidente di L&Q -, è stata un’avventura in cui ci siamo buttati dieci anni fa, basata però sul desiderio concreto di difendere il nostro posto di lavoro e di non mollare quello che avevamo costruito finora”. Fare impresa, in questo tempo, aggiunge Solazzi, “non è stato facile, tanti sono stati gli ostacoli da superare e altri ce ne sono ancora oggi da affrontare, ma abbiamo dato sempre il massimo per crescere, lavorare, confrontarci con mercati diversi. E i risultati stanno arrivando”.

Siamo orgogliosi di vedere nascere nuovi cooperatori, che scelgono di impegnarsi in prima persona per salvare l’azienda dove erano occupati – dice Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche -, come movimento cooperativo questo è un vissuto che ci emoziona e che ci spinge a continuare ad essere a fianco di queste persone, ieri come oggi, che credono in sé stesse e decidono di trasformarsi in persone solidali e che cooperano creando il proprio lavoro”.

24 Aprile 2019