SACMI a Imola Progamma 2019, la persona al centro della ’digitalizzazione 4.0’

Imola, 3 aprile 2019 –  “La trasformazione tecnologica e il fattore umano nell’impresa” è il filo conduttore di Imola Programma 2019, la due giorni, tenutasi il 29 e 30 marzo all’Autodromo di Imola, dedicata ai temi dell’innovazione e della digitalizzazione 4.0. Alla terza edizione, l’incontro ha messo a confronto le migliori esperienze di aziende, scuole e istituzioni: tra queste SACMI, protagonista di entrambi i giorni dell’evento, con lo scopo di portare il proprio bagaglio di competenze ed esperienze e metterle al servizio del territorio.

Mentalità digitale, risorse economiche, responsabilità sociale, processi e qualità. Queste le parole chiave sulle quali è stato impostato l’incontro di quest’anno, declinato, come da tradizione, su una prima giornata focalizzata sui temi della tecnologia e della formazione, una seconda dedicata alle risorse umane ed alla centralità della persona nel governo di tali processi.

SACMI Innovation LAB” è il nome della presentazione tenutasi il 29 marzo, con Gildo Bosi, responsabile R&D Automation di SACMI, che ha illustrato l’esperienza di SACMI Innovation Lab, la nuova struttura aperta di SACMI dedicata alle attività di ricerca&sviluppo sull’applicazione dell’Internet of Things e alla diffusione di tecnologie abilitanti 4.0, che sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 9 aprile. Un vero e proprio “portafoglio dell’innovazione 4.0” è il cuore della proposta SACMI che, insieme al nuovo Lab, porta il know how di IPREL Progetti, nata da una joint venture tra AEPI Industrie e SACMI Imola, attiva nel campo della progettazione elettrica ed elettronica di automazione con circa 120 ingegneri che si occupano di programmazione hardware e software, interfacce HMI, supervisione e motion control e Protesa (servizi di simulazione meccanica), in pratica un’offerta a 360° che opera non solo al servizio dei business del Gruppo ma si rivolge anche al mercato. PROTESA, in particolare, ha scelto la cornice di ImolaProgramma per presentare le proprie attività in una speciale area esperienziale, una “realtà immersiva” per conoscere più da vicino le attività e le dotazioni della struttura.

Nell’anno delle celebrazioni del primo centenario di attività – sottolinea il presidente di SACMI Imola, Paolo Mongardi SACMI rafforza il proprio ruolo di azienda di riferimento sui temi dell’innovazione continua, sviluppando un vero e proprio eco-sistema integrato dell’innovazione e dei servizi capace di generare sinergie e benefici per tutto il nostro sistema economico”. Piattaforma aperta, candidata a diventare nodo della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna e cofinanziata dal Programma europeo Por-Fesr 2014-2020, SACMI Innovation Lab avrà infatti una funzione duplice, non solo di supporto ai business SACMI ma anche di sviluppo e diffusione di una nuova “mentalità digitale”, agevolando l’accesso alle nuove tecnologie abilitanti anche da parte delle piccole e medie imprese.

Non solo tecnologie, processi e servizi. Digitalizzazione 4.0 significa anche e soprattutto persone, da formare adeguatamente e da riqualificare con continuità durante l’intera vita lavorativa in misura almeno pari alla continua accelerazione del cambiamento. Un tema, questo, al centro della seconda giornata di lavori, con il contributo dello staff HR di SACMI alla tavola rotonda “Generazioni a confronto: il lavoro del futuro”. Nella stessa giornata focus di approfondimento su alcune tecnologie emergenti e competenze ad esse collegate. Tra queste, il mondo delle “chatbot”, chat virtuali gestite da algoritmi che simulano l’interazione umana – presentato da IPREL.

Anche in questo caso, l’obiettivo di SACMI è condividere con tutti gli stakeholder del territorio la propria esperienza, basata non solo sulla ricerca di giovani figure attrezzate per gestire con efficacia tali processi ma, anche, su percorsi continuativi di formazione e riqualificazione interna del proprio personale strutturato. Una prospettiva che, consentendo di sviluppare una relazione virtuosa tra automazione crescente e tutela del lavoro, chiama in causa la responsabilità sociale d’impresa, ponendosi il problema del “digital divide” in azienda ed affrontandolo, quotidianamente, con gli strumenti giusti.

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La dichiarazione di Gildo Bosi, responsabile Ricerca e sviluppo della divisione Automazione di Sacmi, su SabatoSera.it
«Si sta riportando la persona al centro dell’azienda  in quanto asset primario che le consente di esprimere sul mercato un valore tanto più alto, quanto più si riescono a capitalizzare le competenze espresse dal singolo. Le nuove tecnologie vanno ad “erodere” la manodopera necessaria a effettuare lavori codificati e ripetitivi, dove non c’è un forte valore aggiunto in termini di ingegno e creatività. E’ anche vero che troppa tecnologia, se non governata, non porta i risultati voluti. Ci vuole il giusto equilibrio tra tecnologia e fattore umano. La prima va vista anche come un’opportunità in grado di dare alle persone più tempo per svolgere le attività dove le competenze e il fattore creativo fanno la differenza».

3 Aprile 2019