Assemblea Legacoop Produzione e Servizi Emilia Romagna: “buon lavoro” filo conduttore per crescita cooperative e sviluppo economico

Bologna, 19 novembre 2018 – Necessaria per il Paese una politica di programmazione per la realizzazione delle opere pubbliche, associata ad una capacità di interventi preventivi; necessario correggere e rendere più fluido il Codice degli Appalti, rendendo concreta la pratica dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rendendo misurabile e verificabile la corretta applicazione dei CCNL, rendendo più fluida la clausola sociale nei cambi d’appalto; necessario il rispetto dei tempi di pagamento da parte della PA; necessaria una politica di riduzione del costo del lavoro, sul quale gravano eccessivamente gli attuali carichi fiscali; necessaria l’approvazione della legge di contrasto alle false cooperative.

Le sollecitazioni vengono dall’Assemblea di Legacoop Produzione e Servizi Emilia-Romagna, svoltasi venerdì 16 novembre a Bologna, presso l’Auditorium Unipol Banca, che vede associate 450 Cooperative, in rappresentanza di 91.260 soci lavoratori, soci/imprenditori e addetti, per un valore della produzione di euro 10.900 mld. Numeri significativi che portano un importante contributo all’interna regione e più in generale al Paese in termini di tenuta dell’intensità del lavoro, dello sviluppo economico e sociale, oltre che del welfare. Tenuta e sviluppo che trovano nel lavoro, nel buon lavoro, l’elemento cardine che li consolida e li accresce. Lavoro quindi come capo di un filo conduttore fondamentale per lo sviluppo e per la crescita delle Cooperative aderenti, che, passando dalla governance cooperativa attraverso la democrazia interna fino all’internazionalizzazione, unisce le cooperative di lavoro emiliano-romagnole all’insieme del sistema cooperativo oltre che dell’economia regionale e nazionale.

Nonostante il difficile contesto sociale ed economico – ha dichiarato Alberto Armuzzi, Presidente Legacoop Produzione e Servizi Comitato Territoriale Emilia-Romagna nella sua relazione introduttiva – e nonostante l’allungamento dei tempi di crescita del Paese, conseguenza delle difficoltà date da un eccessivo debito pubblico, che frena la capacità di investimenti, da una deficienza atavica sulla programmazione della produzione industriale e dei servizi ed infrastrutturale del Paese e da un’instabilità dei mercati finanziari e della borsa, la cooperazione di lavoro emiliano-romagnola ha saputo, pur senza difficoltà e crisi aziendali, reagire, dimostrandosi più di altre forme di impresa “resilienti”, partendo proprio dal capo del filo “il lavoro”.

Lavoro associato ad una corretta competizione di mercato, che è invece oggi alterata da una concorrenza basata nel non rispetto delle regole, “a partire da una non corretta applicazione dei CCNL di riferimento”. Da qui la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare, depositata alla Camera dei Deputati, di contrasto alle false cooperative. Da qui il contributo di Legacoop Produzione e Servizi assieme a Legacoop Regionale, ad altre associazioni di rappresentanza e alle OO.SS., che ha portato la Regione Emilia-Romagna a legiferare per poi promulgare la legge regionale di promozione della legalità e di contrasto all’illegalità. Da qui la richiesta alla Regione, avanzata da Armuzzi dal palco dell’Assemblea, “di valutare prima nella conferenza delle regioni e poi alla conferenza Stato-Regioni, un’azione di stimolo verso il Governo e il Parlamento, affinchè in questa legislatura venga approvata la legge di contrasto alle false cooperative”.

Prima dell’intervento introduttivo di Alberto Armuzzi, il saluto di Stefano Rossetti, Direttore Generale di Unipol Banca. A seguire la proiezione di un filmato con le testimonianze delle esperienze di alcuni dirigenti cooperativi e l’intervento di Fabio Quintiliani della Direzione Analisi e Ricerca Economica Territoriale della sede bolognese della Banca d’Italia.

Moderata dal giornalista del Sole 24 Ore Andrea Biondi, la tavola rotonda ha visto la presenza di Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Gabriele Buia, Presidente Nazionale Ance, Carlo Zini, Presidente Legacoop Produzione e Servizi e Giovanni Monti, Presidente Legacoop Emilia-Romagna.

Il Presidente di Legacoop Produzione e Servizi, Carlo Zini, a margine dell’Assemblea delle Associate emiliano romagnole, ha dichiarato che, nel momento in cui il Presidente ed altri esponenti di Conscoop, importante e storica realtà consortile associata, si trovano coinvolti nell’inchiesta giudiziaria in corso “ l’azione dell’ Associazione sarà volta, come sempre, a sostenere il Consorzio al fine di salvaguardare il suo patrimonio e le sue attività imprenditoriali, che hanno garantito e garantiscono il lavoro a centinaia di cooperatori”.

“Al tempo stesso – ha continuato Zini – nel più ampio rispetto del lavoro dell’Autorità Giudiziaria e auspicando che l’accertamento dei fatti venga svolto nel tempo più breve possibile, esprimo vicinanza al Presidente Mauro Pasolini e ai dirigenti coinvolti nell’inchiesta, certo che sapranno dimostrare la loro estraneità ai gravi fatti contestati dalla Procura di Forlì”.

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19 Novembre 2018