CAM punta sulle nuove tecnologie e rinnova i propri macchinari

Firenze, 9 settembre 2019 – Un laser da 2kW, una pressopiegatrice, un secondo impianto laser con potenza di taglio doppia rispetto al primo (4kW) in grado di agire anche su materiali alto riflettenti come il rame e l’ottone ed una seconda piegatrice da 135 ton con controllo automatico della piega, una pannellatrice di ultima generazione.

Negli ultimi cinque anni la cooperativa CAM scrl, nata nel 1982 a Pontedera e attiva nel settore dello stampaggio, saldatura, taglio e verniciature industriali di materiali metallici, ha intrapreso un importante percorso di rinnovamento tecnologico della propria dotazione di macchinari di taglio lamiera e presso piegatura per stare al passo con l’evoluzione del mercato e rispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze della clientela.

“Siamo stati i primi in Toscana a investire sulla fibra ottica – spiega Franco Basati, presidente della cooperativa, che conta oggi circa 70 lavoratori tra soci e dipendenti –. Quest’anno abbiamo acquistato una pannellatrice, una macchina che permette di realizzare prodotti piegati complessi a partire da uno sviluppo laser di lamiera e che è in grado di eseguire in maniera completamente automatica tutta una serie di lavorazioni senza l’ausilio manuale dell’operatore. È una novità significativa, perché in Toscana non ce ne sono molte e comunque nessuna in grado di arrivare a 2,5m di lunghezza, è una macchina che ci consente di provvedere in tempi rapidi alle necessità dei nostri clienti”.

Il processo di rinnovamento tecnologico del parco macchinari è stato intrapreso da CAM per andare incontro con versatilità e flessibilità alle richieste dei propri clienti, aziende toscane e italiane che operano in una pluralità di ambiti. In questo modo la cooperativa riesce a provvedere rapidamente anche a commesse composte da un numero ridotto di pezzi, nonché a fornire produzioni complete.

Un percorso che per CAM ha significato anche un investimento sul personale e che ha avuto come effetto non soltanto il mantenimento bensì un incremento dei livelli occupazionali. “Stare al passo con l’innovazione tecnologica ci ha obbligato a dotarci di nuove professionalità e competenze – racconta Basati – in questi anni abbiamo integrato il nostro ufficio tecnico, che è passato da uno a quattro componenti”.

I nuovi macchinari, aggiunge il presidente di CAM “richiedono competenze tecniche specifiche, sia dal punto di vista della programmazione avanzata, sia della manutenzione, visto che si tratta di macchine molto complesse”. È stato quindi condotto un corposo percorso di formazione che ha coinvolto il personale e che si è svolto in parte presso l’azienda fornitrice, in parte presso la cooperativa stessa.

 

9 Settembre 2019