
16 Ott
Posted at 12:00h
in Focus
Roma, 16 novembre 2019 – Il Consiglio di Stato rinnova la sua analisi sull’impatto del contenzioso amministrativo in materia di appalti, indagando il biennio 2017-2018.
Di seguito le conclusioni tratte dallo studio, che potete scaricare dal link:
- Nel 2017 e 2018 il numero delle procedure bandite è cresciuto esponenzialmente, soprattutto nel sottosoglia. Ciò è certamente dovuto, principalmente, al consolidarsi della legislazione e del quadro normativo attuativo, nonché di quello giurisprudenziale.
- A fronte di questa rivitalizzazione del sottosoglia, il dato sul contenzioso è rimasto sostanzialmente inalterato. La ragione potrebbe risiedere nel meccanismo processuale di cui all’art. 120 comma 2 bis (cd rito superaccelerato, da poco abrogato) ed al correlato onere di impugnazione immediata delle altrui ammissioni che, nei fatti, potrebbe aver disincentivato il ricorso per i piccoli appalti. Per l’effetto, il tasso di contenzioso si è ridotto di circa il 50%.
- La percentuale di “blocco” giudiziario degli appalti si è conseguentemente fortemente contratta, attestandosi sullo 0,3% rispetto allo 0,7% del precedente biennio.
- La percentuale di “blocco” provocate dal filtro giurisdizionale è più che compatibile con il margine fisiologico di errore delle amministrazioni, ove si consideri che trattasi di procedure complesse con molti partecipanti.
- Esiste, soprattutto per gli appalti di elevato importo, un fenomeno di blocco indiretto, imputabile alla cd “burocrazia difensiva”, legato all’esposizione della stazione appaltante al rischio risarcitorio (indipendentemente dalla colpa) e alla conseguente responsabilità del funzionario. Tale ultimo aspetto, e le relative cause, probabilmente meritano l’attenzione del legislatore e misure correttive ad hoc.
ANALISI DI IMPATTO DEL CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO IN MATERIA DI APPALTI – BIENNIO 2017/2018
16 Ottobre 2019