Cosp Tecno Service compie 45 anni. Regali ai lavoratori e ai terremotati

Cosp Tecno Service compie 45 anni, ma a festeggiare sono gli altri. Doppio regalo da parte dell’azienda guidata da Danilo Valenti che “per festeggiare questo importante traguardo, ha scelto di compiere gesti concreti rivolti alle comunità colpite dal terremoto e ai propri soci”.

Al centro il Presidente di Cosp Danilo Valenti con i Vicepresidenti Onori e Ciribuco

L’iniziativa, in tema di welfare aziendale, attivata dalla Cosp Tecno Service è rivolta ai soci della cooperativa che hanno compiuto o compiranno il quarantacinquesimo anno di età durante il loro impegno lavorativo con l’azienda. Per loro è stata stipulata una polizza assicurativa, a totale carico della cooperativa, che sarà attivata qualora si dovessero trovare, durante il periodo che sono in forza alla Cosp, in condizioni di non autosufficienza fisica a causa di malattie neurodegenerative e/o gravi infortuni invalidanti. La polizza garantirà loro una rendita mensile a vita di 500 euro e potrà essere incrementata dai soci con un minimo premio annuo già concordato con l’assicurazione. “Un’iniziativa di carattere sociale – fanno sapere da Cosp – fatta per cercare di garantire la presenza della cooperativa verso quei soci che purtroppo si dovessero trovare in situazioni di difficoltà. Welfare aziendale, solidarietà e socialità hanno rappresentato da sempre per la Cosp Tecno Service un riferimento preciso, un percorso da seguire che tiene al centro le persone e la comunità di soci e dipendenti”.

Statua della Madonna Bianca di Ancarano.

Nel corso del 2018 Cosp ha inoltre donato due campi giochi per i bambini di Norcia ed Amatrice ed ha finanziato il restauro della Madonna Bianca di Ancarano a Norcia, un’opera considerata un piccolo tesoro, venerata con grande devozione e che può essere considerata uno dei simboli dei valori genuini e autentici di quella comunità. “Siamo convinti che fare impresa con responsabilità voglia dire mostrare attenzione alle persone, al territorio, ai valori delle comunità”, ha spiegato il presidente di Cosp, Danilo Valenti, martedì mattina, nel riconsegnare simbolicamente la scultura restaurata alla Diocesi di Spoleto-Norcia ed al parroco della chiesa di Ancarano, don Luciano Avenati. La cerimonia è stata svolta al Centro Servizi Cosp, in via Mario Corrieri, a Terni, al termine della santa messa di Natale, celebrata dal vescovo di Terni, monsignor Giuseppe Piemontese.
La chiesa della Madonna Bianca di Ancarano ha origini trecentesche ed è poco distante dalla frazione di Sant’Angelo, lungo la strada che collega Norcia a Preci, la sua forma attuale è frutto di rifacimenti realizzati tra il XIV e il XVI secolo. La chiesa prende il nome dalla scultura, datata 1488, in marmo bianco su fondo azzurro, custodita all’interno e attribuita a Francesco di Simone Ferrucci, un allievo del Verrocchio, tecnicamente si tratta di un altorilievo raffigurante la Madonna col Bambino incastrato in un tabernacolo in legno ricco di intagli e chiuso da due sportelli dipinti su entrambi i lati. Le scosse di terremoto che hanno investito il Centro Italia tra agosto 2016 e gennaio 2017 hanno danneggiato seriamente la chiesa, tutt’ora circondata da ponteggi di sicurezza, e avevano danneggiato anche la scultura. Il restauro è stato realizzato dalla cooperativa Coo.Be.C di Spoleto che sin dal terremoto del 1979 è protagonista del recupero delle opere d’arte di questa martoriata ma bellissima parte dell’Umbria.

Fonte: Ternitoday

20 Dicembre 2018