Dichiarazione di Mario Mazzotti, presidente di Legacoop Romagna, in occasione dei 120 anni di CMC

Ravenna, 22 marzo 2021– “Il modello imprenditoriale dell’associazione tra lavoratori è una sfida vinta nei confronti delle teorie economiche che considerano il profitto individuale come unico arbitro delle nostre vite. Non un’anomalia, ma un patrimonio per tutta la società, da promuovere e difendere. Dare il proprio voto nelle decisioni che vengono assunte, anteporre il bene di tutti al guadagno marginale degli individui, collaborare insieme anziché competere tra singoli, prendersi cura della propria comunità, produrre e vivere in modo sostenibile: i principi che le cooperative portano avanti da sempre sono una risposta vera e concreta ai bisogni di dignità dell’uomo, non solo dal punto di vista economico, tanto che oggi sono assunti anche in altri contesti. Domenica 7 marzo 2021, lo ricordiamo con più forza, perché la Cmc compie 120 anni: 120 anni di presenza cooperativa sul territorio, in Italia e nel mondo.

Questo compleanno avviene in uno dei momenti storici di maggiore criticità per la cooperativa e più in generale per l’economia e per i mercati in cui opera. I soci di Cmc, il Presidente, il Cda e tutti i dipendenti e collaboratori hanno fatto e stanno compiendo uno sforzo eccezionale per onorare gli impegni concordatari e dar corso al nuovo piano industriale, che prevede un rilancio graduale ma costante dell’impresa già da quest’anno. A tutti loro è andato e va il nostro sostegno e quello di tutti i cooperatori italiani e l’impegno costante per contribuire a far crescere ancora la Cmc in Italia e nel mondo.

La Cmc ha qualcosa di particolare e di originale nella sua storia: il suo intrinseco legame con Ravenna. Sono poche le imprese che portano orgogliosamente il nome della città da cui provengono nel marchio aziendale. E così Ravenna, oltre ad essere conosciuta nel mondo per la sua storia e il suo grande patrimonio artistico e culturale, lo è stata anche per la sua cooperativa, che ha portato il nome, il logo di Ravenna, in tutti i continenti.

Possiamo guardare al futuro della cooperativa con ottimismo, contando sul patrimonio professionale, il know-how e le relazioni internazionali, consapevoli che sarà necessario rafforzare le politiche commerciali e investire su un nuovo management in grado di migliorare la capacità di penetrazione nei mercati. Noi saremo al fianco della Cmc per questo sforzo di innovazione.

Siamo orgogliosi di rappresentare questa storia e di dare il nostro contributo affinché possa proseguire nel tempo. Lo dobbiamo alle generazioni che si sono succedute nella vita della Cmc, ai tanti soci, dirigenti e presidenti che ci hanno lasciato, tra i quali da ultimi, l’ottimo Franco Buzzi e l’indimenticabile Massimo Matteucci”.

22 Marzo 2021