Fonderia Dante, un impianto robotizzato per il workers buyout

Verona, 12 marzo 2019 – Ad un anno e mezzo dal decollo, una nuova sfida per la Cooperativa Fonderia Dante. Il workers buyout nato dalla crisi del Gruppo Ferroli ha ampliato il proprio portafoglio clienti ed oggi presenta un piano d’investimenti tanto impegnativo quanto promettente, propedeutico al recupero di efficienza, allo sviluppo ed alla crescita. E Coopfond, anche in questo caso, ha scelto di sostenere gli sforzi dei 65 soci.

La cooperativa acquisterà, infatti, un’isola di lavoro con un impianto robotizzato che permetterà l’automazione delle lavorazioni meccaniche, del lavaggio e del collaudo, ad oggi svolte manualmente, con benefici in termini di flessibilità, riduzione tempistiche di attrezzaggio e conformità dei prodotti. Un impianto che la Fonderia Dante rileverà – ad un prezzo fortemente vantaggioso – dal fallimento di un importante competitor belga.

La cooperativa Fonderia Dante, in affitto di ramo d’azienda, è attiva nella produzione di caldaie, radiatori, caloriferi e componenti in ghisa, dischi freno after market e ricambi originali destinati al settore automotive. In questo anno e mezzo ha acquisito nuovi importanti clienti, quali Baxi, Bsg Caldaie e Gas, Riello. Già dalla seconda metà del 2018 ha avviato, inoltre, un progetto per la produzione di prodotti propri, da vendere con il marchio di grandi distributori anche sui mercati esteri.

12 Marzo 2019