Internazionalizzazione e Appalti pubblici all’Assemblea delle Cooperative di Progettazione e Ingegneria

Bologna 8 novembre 2018 – Si è tenuta ieri 7 novembre a Bologna, presso la sede del Consorzio Integra, l’Assemblea Nazionale delle Cooperative di Progettazione e Ingegneria aderenti a Legacoop Produzione e Servizi.

L’Assemblea, introdotta dalla relazione di Marco Mingrone, Responsabile delle Cooperative di Progettazione e Ingegneria dell’Associazione settoriale, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore sia a livello internazionale che nazionale, con un’analisi specifica sulle cooperative aderenti a Legacoop Produzione e Servizi. “Dopo 10 anni di crisi, la cooperazione di progettazione di Legacoop è ancora vivace e, se il mercato pubblico manterrà questi trend di crescita, le prospettive di sviluppo per le cooperative sono positive. Inoltre – ha dichiarato Mingrone – la base sociale e la governance delle cooperative si è rinnovata adeguandosi alle nuove sfide imposte dall’innovazione tecnologica e dimostrando come l’intergenerazionalità cooperativa sia un valore non solo sociale, ma economico”.
Infine – ha concluso Mingrone – la promozione cooperativa in questo settore non si è interrotta e oggi mi fa piacere ospitare qui una futura nuova cooperativa particolarmente interessante proveniente dalla Liguria. Sicuramente su questo fenomeno occorrerà riflettere per capire, soprattutto, come consolidare le start up nel settore, magari attraverso la possibilità di favorire collaborazioni meno occasionali tra le diverse realtà, considerando la predisposizione delle cooperative del settore alla ricerca di partner”.

Due i focus che si sono susseguiti durante la mattinata: uno sul tema dell’internazionalizzazione e l’altro degli appalti pubblici, entrambi introdotti da Lorenzo Bellicini, Direttore del Cresme, che attraverso un’analisi dettagliata dell’andamento dei mercati ha mostrato come il tema della sostenibilità del costruire sia il nuovo driver di sviluppo del settore.

Il focus sull’internazionalizzazione, coordinato da Stefania Marcone, Responsabile Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee di Legacoop Nazionale, ha visto gli interventi di Enea Sermasi Direttore Commerciale Estero Politecnica, Moreno Panfili Direttore Tecnico Cooprogetti Gubbio, Andrea Porta Direttore Commerciale Consorzio P.A.N.G.E.A., Barbara Maccioni Responsabile Commerciale Estero CMB, Tiziana Vecchio Dirigente DG Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico, Francesco Tilli Responsabile Relazioni Esterne SIMEST SpA.

Il dibattito ha evidenziato come integrare il mercato nazionale sembra essere una necessità nel settore, certo rimanendo ben piantati in Italia; inoltre, la dimensione, in linea con quanto evidenziato dal rapporto OICE 2018 sull’internazionalizzazione del settore, non sembra rappresentare un vincolo insormontabile. Ciò che invece si ritiene fondamentale è la necessità di un maggior sostegno del sistema associativo, ma soprattutto di quello istituzionale, che non sempre accompagna le imprese del settore in modo adeguato ad un’attività che non è paragonabile alla vendita di un prodotto.

Il secondo focus sul tema degli appalti pubblici è stato invece coordinato da Marco Mingrone con gli interventi di Raffaele Gerometta Presidente MATE, Andrea Carcereri Presidente COPRAT, Andrea Mascolini Direttore Generale OICE, Marco Aurelio Brandolini Direttore Commerciale Macroarea Sede Consorzio Integra, Alessandra Babighian Responsabile Area Centrale di Committenza INVITALIA, Dover Scalera Studio Legale Scalera & Di Paolo.

La discussione si è incentrata sull’annunciata riforma del codice dei contratti pubblici, rispetto alla quale la richiesta principale del settore è stata quella di non ripartire di nuovo da capo, a soli due anni dalla riforma: il rischio di un altro blocco delle gare è dietro l’angolo.
Inoltre, si è discusso del ruolo crescente delle centrali di committenza, positivo strumento di qualificazione delle stazioni appaltanti, ma soprattutto della proposta, presente del disegno di legge di Bilancio in discussione in Parlamento, di reinternalizzazione della progettazione dei lavori pubblici, attraverso la costituzione di una Centrale ad hoc.
Essa, che in ogni caso rappresenterà un costo per la collettività, anche se non direttamente a carico delle amministrazioni che ne chiederanno i servizi, potrà sviluppare un’attività assolutamente marginale rispetto al condivisibile obiettivo di sblocco delle opere pubbliche necessarie per rilanciare gli investimenti, soprattutto negli enti locali.
La sua dotazione organica potrà produrre nella migliore delle ipotesi e dedicandosi solo a questo (anche se la legge prevede molti altri compiti) qualche decina di milioni di euro di progettazione annui, goccia nel mare delle necessità progettuali del nostro paese; di contro rischierà di ingenerare aspettative non realizzabili nelle pubbliche amministrazioni che, nel richiedere i servizi gratuiti alla Centrale, rischieranno di rallentare ulteriormente l’iter realizzativo delle opere, già oggi particolarmente faticoso nella fase antecedente l’esecuzione (si veda in tal senso l’ultimo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sui tempi di attuazione delle opere pubbliche).

Secondo le cooperative di Legacoop, la strada maestra rimane la qualificazione delle stazioni appaltanti e la formazione dei suoi tecnici, soprattutto alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto sul BIM, il rafforzamento del ruolo di programmazione e controllo della Pubblica Amministrazione e l’affiancamento delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori.

Le conclusioni sono state affidate a Fabrizio Bolzoni, Direttore di Legacoop Produzione e Servizi.

Al termine è stata approvata la composizione del Comitato di comparto nazionale delle Cooperative di Progettazione e Ingegneria, come previsto dallo Statuto di Legacoop Produzione e Servizi.

8 Novembre 2018