La produzione di mascherine made in coop già oltre quota 300mila

Padova, 15 aprile 2020 – Mascherine, la ‘cordata’ di Legacoop ne ha già prodotte 300.000. Un terzo per le cooperative attive nei settori non interessati dalla serrata, il resto commercializzato sul mercato. Lo racconta Anna Fiscale, presidente della cooperativa Quid, capofila delle 12 imprese che – grazie al sostegno di Coopfond alla fase d’avvio – si sono buttate in questa nuova produzione.

Già prima che si presentasse questa opportunità – spiega Anna Fiscale – ragionavamo sulla possibilità di produrre mascherine, eravamo in fase esplorativa. Siamo stati contattati da Legacoop e, come capofila, abbiamo studiato il prototipo, individuando il tessuto migliore”. Ovvero un cotone che prevede fino a 100 lavaggi, dotato di un doppio filtro: da un lato, un trattamento antimicrobico ad azione meccanica, dall’altro un trattamento antigoccia, che garantisce l’impermeabilizzazione.

La certificazione è ancora per via ma “manca poco” assicura Anna Fiscale e la produzione galoppa. “Ogni coop ha un compito – racconta – c’è chi taglia e chi assembla. Noi, oltre a coordinare, con una quarantina di collaboratori ci occupiamo di produrre e di preparare kit composti da tessuto, elastico ed etichette, da mandare alle realtà coinvolte“.

Il progetto così fornirà alle coop i dispositivi senza cui non potrebbero assicurare i servizi essenziali ma garantirà anche alle imprese coinvolte un po’ di liquidità. “Abbiamo dovuto reinventarci per pagare gli stipendi – spiegava Anna Fiscale a un quotidiano locale – da un mese e mezzo i nostri negozi sono chiusi e la produzione di ferma. Quando ripartiremo lo faremo piano”. (foto da borgotrentoverona.org)

Le mascherine sono acquistabili direttamente sul sito della cooperativa CSC: https://bit.ly/34iNP8p

15 Aprile 2020