Ristorazione – Imprese e sindacati chiedono modifica a DL Rilancio su ammmortizzatori sociali

Roma, 11 giugno 2020 – Legacoop Produzione e Servizi, insieme a Confcooperative Lavoro e Servizi ed Agci Servizi, in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative, ad Angem e alle sigle sindacali, ha inviato lo scorso 9 giugno una lettera alla Presidenza del Consiglio, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Istruzione, sul tema degli ammortizzatori sociali per il settore della ristorazione.

Le Organizzazioni, in rappresentanza delle imprese e dei lavoratori operanti nel settore della Ristorazione Collettiva, hanno posto all’attenzione la necessità di un intervento di modifica al DL “Rilancio” nel suo iter di approvazione parlamentare al fine di correggerne alcune attuali previsioni che non colgono la specificità del Settore e non rispondono alle difficoltà delle imprese e i lavoratori.

“La Ristorazione Collettiva – come sottolineato nella lettera congiunta –  è un importante comparto economico, con i suoi circa 6,5 miliardi di euro di fatturato, 1,5 miliardi di pasti all’anno e circa 100 mila occupati. La situazione emergenziale ha creato un danno economico notevole determinato dalla contrazione di attività in ambito pubblico (scuole) e privato (chiusure temporanee, smart working, ricorso ammortizzatori sociali); per contro, ove si è dovuta garantire la continuità del servizio, ciò si è tradotto in minori volumi e aggravi organizzativi. I dati ad oggi segnalano, ad esempio, che la sospensione delle attività didattiche, coinvolge circa 39.000 lavoratori e lavoratrici addetti alle mense scolastiche, i cui contratti di lavoro sono nella maggioranza a tempo parziale ciclico per nove mesi l’anno; la ristorazione nelle aziende industriali e del terziario ha avuto un calo del 50% con ricorso ad ammortizzatori sociali per ulteriori 15.000 lavoratori. E’ ampiamente prevedibile – sottolineano le organizzazioni – che questa situazione sia destinata a perdurare nei prossimi mesi, mentre le disposizioni in tema di ammortizzatori sociali previste dai Decreti Legge n. 17/2020 e n. 34/2020 non sia in grado di assicurare la necessaria tutela per il periodo necessario”.

Alla luce di ciò, le parti sociali hanno richiesto al Governo di estendere significativamente il numero di settimane previste all’articolo 68 del Decreto Legge n.34/2020, prevedendo la copertura dell’ammortizzatore per tutto il periodo come individuato.

Le Organizzazioni chiedono di “aggiungere anche le Aziende della Ristorazione collettiva tra quelle del settore turismo, fiere etc. per le quali è prevista la possibilità di utilizzo nel periodo antecedente al 1° settembre 2020 delle ulteriori quattro settimane di ammortizzatori sociali utilizzabili per la generalità delle imprese nel periodo compreso tra il 1° settembre 2020 e il 31 ottobre 2020″.

Con riferimento alla ristorazione scolastica, le organizzazioni, chiedendo l’attivazione, da parte del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca, di un tavolo di confronto con le parti sociali, sollecitano la definizione del programma di attività didattica per l’anno 2020-2021 e le relative modalità organizzative per la ripresa in sicurezza e in presenza degli studenti e di tutto il personale diretto e indiretto.

“Convinti – concludono le parti sociali – che l’erogazione del servizio mensa a tutti gli alunni risponda ad esigenze sociali ed economiche nel primario interesse delle famiglie e sia parte integrante dell’offerta formativa, con questo fine occorre rimarcare che soltanto un’adozione in tempi certi delle scelte organizzative scolastiche può consentire alle imprese ed alle OO.SS. del settore di impostare i conseguenti adeguamenti nell’erogazione del servizio stesso contemperando la tutela occupazionale”.

Lettera a Presidenza del Consiglio, organizzazioni datoriali e sindacali della Ristorazione Collettiva – 9 giungo 2020

11 Giugno 2020