06 Apr
Roma, 6 aprile 2020 – I Centri studi che fanno riferimento alle tre centrali riunite nell’Alleanza, condividendo i dati a disposizione, hanno elaborato una fotografia settimanale sul sentiment dei cooperatori per misurare, per quanto possibile la situazione nella quale si trovano ad operare e le prospettive delle cooperative nei diversi settori.
Dalle evidenze raccolte si rileva che quasi un intervistato su due segnala un arretramento del fatturato pari ad oltre il 30% rispetto al primo trimestre 2019. Rimane una quota non irrilevante, pari all’11%, che non ha registrato alcuna flessione o addirittura un leggero incremento del giro d’affari.
Sono in affanno le catene di fornitura: quasi 6 interpellati su 10 lamentano difficoltà di approvvigionamento, 3 su 10 ritardi dai fornitori, meno di 2 su 10 non evidenziano invece nessun problema.
Un intervistato su 4 è ricorso al lavoro agile per tutti i dipendenti, più di 6 su 10 lo hanno invece previsto solo per alcune funzioni aziendali e 1 su 10 ha programmato l’introduzione del lavoro a distanza.
Largo è il ricorso attuale e previsto agli ammortizzatori sociali, mentre 3 su 10 segnalano anche adesione a moratoria sui mutui, accesso al Fondo centrale di garanzia o ad altri supporti finanziari.
Il ritorno alla normalità? Per la maggior parte degli intervistati non è atteso prima del prossimo autunno, mentre appena 1 su 3 ritiene possa arrivare entro 2-3 mesi.
La liquidità che si è prosciugata è l’effetto negativo principale per 8 su 10.
Le conseguenze sull’occupazione? Non ci saranno solo per 2 su 10, mentre la metà degli intervistati le ritiene inevitabili. Per 3 su 10 è a rischio, addirittura, la continuità aziendale della cooperativa.
Otto su 10 chiedono al Governo nuovi stanziamenti per sostenere direttamente le imprese e fanno altrettanto 7 su 10 verso la UE.
Guardando al futuro si scorge anche qualche segnale di ottimismo: per 8 su 10 sarà più diffuso l’uso delle nuove tecnologie, per 6 su 10 ci saranno maggiori investimenti su welfare/persone/relazioni e un contesto comunitario più sostenibile.
OSSERVATORIO-ALLEANZA-31-MARZO-2020